Artisti e opere

Marco Ferri

Marco Ferri nasce nel 1968 a Tarquinia, luogo d’elezione di molti artisti, piccola cittadina con una grande storia, che conserva la Necropoli etrusca patrimonio Unesco.

Da bambino passava ore e ore a disegnare, giocando ad animare segni, storie ed avventure. Ancora adolescente, ha la fortuna di partecipare al laboratorio di ceramica Etrusco Ludens, ideato e diretto dal grande artista cileno Sebastian Matta. L’incontro con la ceramica, la scultura e il mondo visionario di Matta formano la scelta di dedicarsi al lavoro artistico.

 

Autodidatta, Ferri comincia la sua ricerca e la sua sperimentazione di un linguaggio che riesca ad esprimere e trasformare la realtà con un divertito approccio poetico. La memoria, lo scorrere del tempo e lo stupore alla bellezza del mondo sono la sua cifra stilistica. Il gioco di mantenere l’opera aperta si mostra sia nelle opere, sia nei titoli, caratterizzati da giochi di parole, con ampio spazio all’ambiguità e alla libertà di ripensamento.

Scultore, ceramista, pittore, Marco Ferri cerca, attraverso la materia, di dare forma astratta a quello che non si vede, ma si sente, dentro. Curiosissimo e innamorato di tutto, Marco esplora tutto quello che incontra nel suo mondo: carta, colori, cera, legno, ferro, vetro.

La manipolazione della materia diventa il mezzo per costruire una nuova, immaginifica realtà.

 

I suoi lavori vivono di luce, colore e tempo: lo sguardo attraversa in un istante una moltitudine di stati emotivi che portano lo spettatore in un altro quando.

Inizia la sua carriera espositiva con opere in ceramica, quindi la sua ricerca lo porta alla scoperta di una scultura pittorica, o dipinta, con lavori astratti che presenta per la prima volta alla mostra “Per certi versi” del 2011, presso la Galleria Bonioni di Reggio Emilia. Molteplici soluzioni e sperimentazioni si susseguono nel tempo, fino all’odierna predominanza del lavoro pittorico nelle serie “Motivetti emotivi” e “D’altro canto”, che presenta superfici monocrome sapientemente intaccate da ruggine e patine.

 

Nel 2014 il suo progetto fotografico “Con occhi di riguardo” viene ospitato alla Rassegna Fotografia europea di Reggio Emilia; nel 2015 espone alla GNAM di Roma nella collettiva “La ceramica contemporanea in Italia”; nel 2016 partecipa a Bologna arte Fiera con un SoloShow; nello stesso anno i suoi lavori sono acquisiti nella collezione di arte contemporanea della Banca d’Italia. Numerose le mostre personali, con testi critici di Niccolò Bonechi, Philippe Daverio, Giorgia Salerno, Francesca Baboni e Stefano Taddei, Luciano Marziano, Vittoria Broggini, Marcello Carriero e Ivan Quaroni.

Opere

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