Nato a Budapest nel 1944, vive e lavora a Szentendre.
Espone una sua personale allo Spazio Lavit nel Settembre/Ottobre del 2012.
"Le forme in movimento vengono catturate dallo sguardo di Farkas che tramuta il ritmo in scultura. Profili sinuosi, attorcigliati elegantemente, restituiscono movimenti ed elasticità. L’inanimato blocco di marmo prende vita e conserva in sé la forza e l’impeto dell’artista. Lavoro, lavoro, e ancora lavoro. Le braccia robuste dello scultore si ribellano alla durezza di altre pietre, si allontanano per padroneggiare il bronzo, l’ottone e la terra argillosa - dove Farkas può divertirsi preparando calchi in cui versare la fusione .Una continua sfida a cui si aggiunge l’aspetto più tecnico dell’abbozzo di idea. Farkas ferma l’intuizione sulla carta, creando grafiche di eccezionale freschezza, opere d’arte indipendenti dove leggere l’immediatezza dell’intuizione. Le carte risultano così un mezzo per comprendere meglio le sculture ma anche una creazione incondizionata e unica. Qui Farkas non si ferma ad un solo pennello, ma sceglie più formati: curiosa nella tavolozza del pittore e scopre un mondo che, in parte, già gli appartiene.L'assoluta autonomia dell'artista di Budapest dona originalità al suo linguaggio rendendolo unico ed emozionante. (L.O.)