Presso lo Spazio Lavit si svolgono moltissimi eventi e di tutti i tipi. Lo spazio viene noleggiato per proiezioni di foto e video, per allestimento set fotografici, per feste, cene e cerimonie, per meeting aziendali, sfilate di moda e presentazione di collezioni, per workshop e molto altro.
Per informazioni sul noleggio dello spazio e servizi annessi Vi invitiamo a contattarci, assieme possiamo studiare come rendere al meglio il vostro evento e come realizzare ciò che avete in mente.
In generale ci possono stare fino a 70 persone sedute a tavola, fino a 99 persone sedute per convegno, fino a 130/150 persone in piedi.
Uno spazio dinamico che ricorda la ‘factory’ americana, una sede che si presta al cambiamento e all’evoluzione in armonia con l’eleganza e la semplicità dello studio. Una ventata di freschezza, di originalità e di innovazione che si inserisce nel contesto urbano varesino fornendo un luogo d’incontro e scambio culturale.
Un ambiente creato per conoscere e far conoscere, per creare sinergie e proporre eventi di qualità al pubblico cittadino e non.
Anna Pedoja, responsabile del restauro, architetto moderno ha voluto a preservare tutte le travi d’origine e con l’aggiunta del soppalco ha sottolineato la parte alta investendo, in modo costruttivo, sui sei metri di altezza. Realizzato in ferro dalla tonalità di quel verde usato nell’epoca preindustriale, in particolare a Parigi.
La struttura architettonica risulta visivamente leggera e apre una duplice funzione: di ufficio dominante il luogo e di perfetto display per una fra le tante collezioni di Lavit, quella più amata dal titolare, una sessantina di macchinine a pedali di latta risalenti agli anni ‘50. L’intera sala dedicata alle esposizioni si presta ad ogni scenografia, l’aspetto versatile e la funzionalità del luogo si prestano ad ogni genere di creatività.
“Una ristrutturazione che ha richiesto uno studio molto accurato, avendo preso la decisione di togliere un pilastro strutturale che ha richiesto un importante puntellamento della superficie”, spiega l’architetto Pedoja. I materiali usati sono cemento, ferro e resine; il pavimento è stato ricoperto di piastrelle in ceramica effetto legno. Particolare attenzione è stata apportata agli isolamenti. I colori sono morbidi e neutri per lasciare una totale libertà creativa a questo spazio polifunzionale: proprio per queste finalità, lo spazio è dotato di impianto audio-visivo di ultima generazione con effetto cinema.
“Lo studio delle luci è stato di capitale importanza”, precisa l’architetto Pedoja, “per gli scopi prefissi da Alberto, un posizionamento ottimale a livello di illuminazione è assolutamente indispensabile”. La luce naturale diffusa dai lucernari può essere attenuata o completamente oscurata azionando i teli elettrici telecomandati.
L’entrata riporta il disegno grafico creato da Erika Porta, a capo dello Studio Cherries: una parentesi ‘aperta’ a tutto, simbolo della filosofia e la polifunzionalità dello spazio.
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